Le popolari racchette da tennis Wilson Clash, così facili da usare che quasi giocano da sole, stanno entrando nella terza fase della loro esistenza. L'ultima generazione è dotata di tecnologie aggiornate per garantire una potenza ancora maggiore, massimo comfort e un'esperienza ancor più piacevole di gioco.
In questa recensione analizzerò i modelli più popolari: la versione leggera da 295 grammi della Wilson Clash 100 V3 e il modello più pesante , la Wilson Clash 100 PRO V3 da 305 grammi, senza incordatura.
Design universale
La generazione precedente di racchette Wilson Clash non ha avuto un riscontro molto positivo per quanto riguarda l’aspetto della racchetta. Non c'è da stupirsi. Il colore rosso scuro perlato ricorda le case un po’ pacchiane degli anni 90.
L'attuale terza generazione è un compromesso. Ha una base nera leggermente perlata con elementi rosso-arancione. Si tratta quindi di una combinazione di colori che soddisfa entrambi i sessi. Personalmente, mi piacciono i passacorde evidenziati nella parte superiore e inferiore della testa della racchetta.
Sul collo, poi, si trova nuovamente la scritta Clash in rilievo, questa volta leggermente più piccola. L'aspetto è più elegante rispetto alla generazione precedente, che presentava una scritta molto più grande. Per me questo design va bene, anche se non raggiunge la qualità e i dettagli di altre racchette.
Nuova tecnologia
Per il 2025, la Wilson sta perfezionando la tecnologia brevettata di stratificazione della grafite che rende il modello Clash così straordinariamente confortevole e sensibile. Si chiama SI3D, aumenta la deviazione orizzontale per una maggiore permanenza della pallina da tennis sulle corde e per un controllo superiore, massimizzando al contempo la deviazione verticale per un più facile spin.
Inoltre, la Wilson ha aggiunto la tecnologia Hit Stabilizer per potenziare la stabilità di torsione, facilitando una maggior forza e riducendo le oscillazioni della racchetta nei colpi fuori dal centro. Altri update includono piccole modifiche alla geometria del manico per facilitare la flessione del telaio in più direzioni.
La terza generazione delle racchette da tennis Clash recupera le sensazioni magiche della versione originale del 2019 e soddisfa tutti i requisiti di una racchetta facile da usare per un'ampia gamma di giocatori. Tuttavia, la versione Wilson Clash V3 fa un ulteriore passo avanti e, oltre al comfort, migliora anche la precisione, il potenziale dello spin e il controllo generale della pallina.
Wilson Clash 100 V3 (295 g)
Con i parametri di questo modello la Wilson si rivolge alla più ampia gamma di giocatori amatoriali fino al livello di club. La testa ha una dimensione standard di 645 cm2, il telaio pesa 295 g senza incordatura, il bilanciamento in mano è di 310 mm e il layout delle corde è spin 16x19.
Il valore 54 RA (durezza del telaio) è, come previsto, a un livello molto basso e non conosco un telaio più flessibile attualmente sul mercato. La racchetta è talmente flessibile che quando la metto sopra il ginocchio e faccio un buon swing, si piega visibilmente. Questo non accade con le racchette convenzionali con una maggiore rigidità del telaio.
Lo swingweight di questo telaio è di soli 309 kg.cm2, uno dei valori più bassi che abbia mai misurato per racchette di peso simile. Questa è una buona notizia per tutti i tennisti di livello intermedio e avanzato. Soprattutto le ragazze e le donne si troveranno molto bene.
Wilson Clash 100 V3 (305 g)
Il modello più pesante della gamma è in tutto e per tutto più vigoroso, pur mantenendo caratteristiche molto simili alla sorella più leggera. È questo modello più pesante che personalmente sceglierei per ogni occasione. La testa della racchetta è di 645cm2, il peso netto senza incordatura è di 305 g e grazie all'identico bilanciamento di 310 mm la racchetta è ancora molto controllabile nonostante il peso maggiore.
L'aumento dello swingweight è comunque già evidente: 324 kg.cm2 non è un valore trascurabile. La racchetta è adatta ai giocatori di livello avanzato che praticano seriamente il tennis. La durezza della racchetta è leggermente superiore, del valore di 57 RA, cosa che personalmente apprezzo.
La larghezza del telaio di entrambi i modelli è identica: 24,5 cm. Il vantaggio di questa soluzione è la facilità di passaggio dalla versione più leggera a quella più pesante. Alcuni modelli più leggeri o più pesanti della stessa linea di racchette hanno una larghezza del telaio diversa, il che li peggiora invece che migliorarli. In questo caso, le racchette sono significativamente diverse l'una dall'altra e rendono difficile per i giocatori passare dal peso più leggero a quello più pesante. In questo caso, non c'è alcun rischio che ciò accada e il passaggio avviene senza problemi.
Che incordatura scegliere?
Ho avuto entrabe le racchette con incordatura Luxilon Element da 1.25 mm e devo dire che per me è perfetta. Questa incordatura è estremamente confortevole grazie alla tecnologia multi-mono ed è anche molto potente. Si tratta in realtà di un multifilamento con un monofilamento in un unica soluzione.
Questa incordatura è adatta ai giocatori con un full swing, intermedi, avanzati e che competono in tornei. Questo incordatura si adatta perfettamente alle racchette! Non mi sarei mai aspettata che telai così morbidi si combinassero bene con incordature morbide.
Sulle racchette saranno adatte anche tutte le versioni più morbide delle note incordature in poliestere, ibride e multifilamento.
Morbide, ma super potenti
La tecnologia innovativa delle racchettei Clash si manifesta in un aspetto inatteso. Mentre altri telai più morbidi si concentrano quasi esclusivamente sulla potenza e sulle sensazione, questo non vale per le racchette Clash. Il collo, progettato in modo intelligente, funziona come una fionda.
Le racchette danno la sensazione di mantenere la pallina sulle corde più a lungo, allo stesso tempo il telaio riesce incredibilmente ad irrigidirsi durante l'impatto con la pallina. O meglio, il modo in cui il telaio piegato ritorna alla sua posizione originale conferisce alla pallina un'enorme potenza. Funziona sorprendentemente bene.
Sono rimasto ugualmente colpito dalla prima generazione di racchette Clash ma, dopo un po' di tempo che ci giocavo, hanno mostrato il loro lato oscuro. Le palline volavano dappertutto, in modo incoerente e imprevedibile. Questo aspetto è stato notevolmente migliorato nella terza generazione.
A questo punto, non riesco a immaginare fino a che punto la Wilson possa spingersi con questa tecnologia. Con entrambe le racchette le palline volano ovunque nonostante abbia un controllo assoluto. La lunghezza e la velocità delle palline sono ben al di sopra della media e la sensazione del colpo è molto piacevole.
Killer cosi (non) normali
Per me la nuova Wilson Clash è attualmente la racchetta più facile, divertente e aggressiva della gamma Wilson. Queste racchette sono tecnologicamente simili al modello Shift. Tuttavia, non offrono la straordinaria potenza del modello Clash.
La Wilson Shift tende a concentrarsi maggiormente sul controllo e sulla precisione. La potenza delle racchette Clash risiede nella loro capacità di accentuare l'energia impiegata nel colpo. È come se avessero dentro di sé una spinta nascosta.
Un perfetto esempio potrebbe essere quello dei return. Non vedo l’ora di provarli con le nuove Clash. E potrei anche avere una divinità al servizio contro di me. In quel momento, la cosa più importante per me è arrivare in tempo sulla palla e giocarla in modo pulito, se possibile. Per il resto ci penserà il telaio.
Il comfort generale e la fiducia nel return sono favoriti dallo sweetspot molto generoso di entrambi i modelli. La forma della testa della Clash è un po' simile a quella della Yonex o del modello Head Boom. In questo caso, però, la testa è più larga quasi al centro. Quindi più vicino al corpo, caratteristica che mi ha dato grande fiducia quando ho raccolto servizi difficili.
Come possono essere così... stabili?
Questa è una delle cose che non riesco proprio a capire. Queste racchette sono estremamente stabili nonostante la loro flessibilità. Lo si può notare sia dai backspin che dalle volée. È un piacere giocare con queste racchette dei colpi di bottom spin. Gli slice hanno lunghezza, taglio e variabilità.
Posso cambiare molto facilmente la potenza di rotazione con la racchetta, sia in modo laterale che dal basso. Le racchette sono incisive nelle volée, hanno una risposta rapida e la maneggevolezza è molto buona nonostante la larghezza di entrambi i telai.
Per me personalmente, uno dei parametri più importanti di una racchetta da tennis è il funzionamento nel rovescio. La maggior parte di noi è meno abile nel rovescio. Per me in passato non era così, la mia abilità con due mani era rinomata. Negli ultimi anni la situazione è cambiata, ma considero ancora il mio gioco a due mani un'arma solida.
La Wilson Clash V3 ha un manico piuttosto lungo, quindi comodo da afferrare con entrambe le mani. Hanno una grande colpo a rete e mantengono bene la testa in avanti dopo aver colpito la pallina. Sono quindi molto soddisfatto del rovescio a due mani e non ho nulla di cui lamentarmi in questo senso.
Spin a piene mani
Il potenziale dello spin per entrambe le racchette è fenomenale. È davvero particolare e sorprendentemente intenso con la versione PRO più pesante con disposizione dell’incordatura 16x20. Ciò è dovuto anche ai passacorde molto larghi che consentono alle corde una maggior ampiezza nei movimenti.
Sono rimasto sorpreso da come la nuova Wilson Clash sia in grado sollevare in alto facilmente e con sicurezza palle molto basse. Tra le ultime racchette che ho testato (Head Gravity 2025, Babolat Pure Drive 2025, Tecnifibre T-Fight 2025), queste sono quelle con maggior spin.
Anche in questo caso, sono dovuti alla forma specifica della testa della racchetta e al modello più aperto dell’incordatura presente in entrambi i modelli. Le racchette sono adattte anche per i giocatori con uno stile di gioco più difensivo. Non voglio dire direttamente che siano rachette per giocatori della domenica ma è molto facile tenere la pallina alta sopra la rete per uno scambio lungo.
Sono riuscito in maniera altrettanto splendida a far roterare la palla nel servizio. Il servizio con rotazione laterale (kick) è un gioco da ragazzi, mi ha quasi sorpreso. Ancora una volta, non ho nulla da rimproverare alle racchette con queste caratteristiche, perciò passiamo a parlare del comfort.
Comfort per tutti
Personalmente, non mi piacciono i telai troppo morbidi, che si comportano come una gomma da masticare. In questo caso la Wilson ottiene un vantaggio rispetto alla concorrenza grazie alla sua tecnologia brevettata di piegatura verticale e orizzontale del telaio. Sulla carta i telai sono morbidi ma, durante il gioco, si danno una sensazione di una struttura più rigida, forte ed energetica.
Mi danno una sensazione di immensa forza e di comfort allo stesso tempo. In senso figurato, non so se qualche produttore di mobili sia mai riuscito a realizzare un divano che sia allo stesso tempo morbido e duro. In questo caso la Wilson compie una vera e propria magia e non c'è da stupirsi che sia il numero uno nel mondo delle racchette da tennis.
Ecco di nuovo quel suono stupefacente
Anche l’accompagnamento sonoro è incredibilmente grezzo e realizzata in modo perfetto, cosa che mi aveva impressionato anche nella prima generazione di racchette. È come prendere una tagliere per la carne e colpirlo con un martello. Il suono è penetrante, risonante e meravigliosamente puro.
Non si tratta solo di un piacere per l'orecchio, ma di una spinta alle prestazioni complessive e alla fiducia del giocatore. L'ho notato soprattutto nelle volée, dove i colpi sono giocati il più possibile dritti o con una rotazione verso il basso. Un rapido colpetto alla pallina da tennis e voilà, il gioco è fatto. Ora basta preparare la cornice al gioco.
Non sai quale racchetta scegliere?
In questo caso, la valutazione complessiva è per me molto semplice. Vorrei che fosse così ogni volta che recensisco due o più racchette contemporaneamente. Il modello più leggero Wilson Clash 100 V3 è più adatto a uomini meno forti, donne e ragazzi, di livello da basso e intermedio.
Il modello più pesante Wilson Clash 100 PRO V3 è la scelta più ovvia per uomini e donne di livello intermedio e avanzato. La consiglierei anche ai giocatori junior che amano giocare con una racchetta che perdona i colpi sporchi e li aiuta a generare una potenza facile.
Sono molto entusiasta della nuova Wilson Clash V3. Come per lil modello Head Gravity 2025, anche in questo caso ho poco da rimproverarle. Hanno un'energia straordinaria, un controllo solido grazie allo spin massiccioi, uno sweetspot molto generoso e un'eccellente maneggevolezza.
In nessuna categoria si trovano significativamente indietro. È da aspettarsi na precisione leggermente peggiore e una sensazione meno marcatai. Sono ottime sia da fondo campo che sotto rete. Il servizio è giocoso e si riesce comunque ad effettuare un colpo che spazzerà via l’avversario.
La Wilson ha superato di nuovo se stessa. Dopo il flop estetico della seconda generazione, il terzo upgrade si presenta con un design decisamente migliore e un gameplay migliorato. Per me le nuove Wilson Clash V3 sono racchette comode e potenti.
L'unica concorrenza che vedo è quella dei modelli Head Boom, che hanno target siimile. Le Wilson Clash, invece, sono più vivaci e hanno un'energia più sfrenata. Ora sta a te decidere se riesci a domare queste bestie energetiche.
Pro e contro delle racchette da tennis Wilson Clash V3
- Racchette piene di energia
- Marcato potenziale di spin
- Comfort e stabilità allo stesso tempo
- L'ampio sweetspot perdona i colpi sporchi
- Racchette stabili sia da fondo campo che sotto rete
- Controllabilità molto buona
- Perfetto accompagnamento acustico
- Il design delle racchette non è male non impressiona particolarmente
- I giocatori più esigenti non possono contare su una migliore sensibilità e precisione
Valutazione complessiva: 9/10
Legenda della valutazione:
- 1-3: Assolutamente no
- 4-6: Vale la pena provarla
- 7-9: Consigliata
- 10: Un must have
Autore: Michal Bayerl